LA STAGIONE BIANCA
ALTO ADIGE

PROGETTO NARRATIVO SULLE ZONE TURISTICHE ALTOATESINE
DURANTE IL SECONDO LOCKDOWN
2021

La Val Gardena e l’Alta Badia possiedono i due più grandi comprensori sciistici delle Dolomiti. Ad essi, nei versanti altoatesini, se ne aggiungono altri come Carezza, Obereggen e Alpe di Siusi. Intere valli vivono e prosperano grazie al turismo, che è sempre stato uno dei principali motori dell’economia dell’Alto Adige.

La stagione invernale 2019-2020, che nella sua parte finale è stata amputata dal primo lockdown, ha registrato una perdita superiore al 20% sia negli arrivi che nei pernottamenti. La stagione invernale 2020-2021 non è mai neanche partita. Le disposizioni governative hanno vietato l’apertura e per la maggior parte del tempo hanno permesso il movimento di persone fra le regioni solo per motivi di lavoro.

Durante le vacanze di Natale 2020 le strade sono insolitamente deserte, gli hotel e i negozi chiusi. Tuttavia un fermento, per quanto invisibile, c’è. Quasi tutti gli esercizi espongono addobbi e luci natalizie, le piste da sci sono battute dai gatti delle nevi e alimentate dai cannoni. I pochi incontri sono con persone occupate a sistemare vetrine e a spalare neve: la prima stagione imbiancata dopo una lunga serie di inverni miti e con scarse precipitazioni.

Senza nessuno in giro sono le architetture a parlare: impianti di risalita, hotel e centri cittadini restituiscono un clima surreale di tensione, aspettativa, assenza.