IL CORSO ESTIVO

PORTIOLO – SAN BENEDETTO PO
2022

Il sostentamento idrico di tutto il nord Italia è garantito dal Po e dai suoi affluenti, che a loro volta attingono l’acqua dai ghiacciai dell’arco alpino. La primavera-estate 2022 è stata contrassegnata da un’eccezionale scarsità di piogge e da temperature molto alte, fattori che a loro volta hanno portato a una condizione di stress ambientale che si è tradotto, a seconda delle zone, in siccità, incendi, crolli anomali di fronti glaciali.

La residenza artistica Poop, che ha avuto luogo lungo le rive mantovane del Po nelle prime settimane di agosto ha avuto come obiettivo quello di riflettere sul rapporto fra l’uomo, inteso come causa (e possibile soluzione) del cambiamento climatico e il fiume, inteso come forza naturale in senso lato, fonte di vita e nutimento da un lato, morte e distruzione dall’altro.

Il mio lavoro si è concentrato sulla fotografia dei segni, da quelli più evidenti a quelli sepolti fra l’erba o sotto la sabbia, di un cambiamento in atto lungo le rive del fiume. Ho volutamente reso rarefatta la presenza umana, anche se percepibile nelle le opere e negli oggetti che dissemina e con cui plasma il paesaggio.

Il corso estivo
Il corso estivo è sospeso, troppa assenza,
il caldo sfibra anche le migliori intenzioni.
La sabbia è rovente,
il mare incalza,
sale alle falde.
Battere le ciglia spilla sudore,
altra acqua corrotta,
altro sale.
Le ore sono lente, di quiescenze imposte,
l’aria è densa, le imposte serrate.
Fuori friniscono i grilli,
mentre le pietre ascoltano mute
i vaghi sospiri degli alberi.
Solo la sera muove i pensieri,
come spirali di falene che segnalano luci vicine.
A tavola si parla di vita alludendo alla morte,
alla sua natura,
alla sua paura,
alle gambe corte,
alle tele di ragno che si fanno e disfano
in cambio di fragili bolle di senso,
al riflesso di Narciso in uno stagno ormai senz’acqua.
Non è più possibile
specchiarcisi come un tempo,
quando l’illusione di un’eternità,
almeno quella, era intatta:
ora si sgretola come argilla cotta male.
Il fuoco sotto resta acceso,
il fiume invece in secca, sospeso.