TAMAN FESTIVAL PARK
2018
Parco divertimenti Taman Festival Park di Bali, a pochi chilometri dal capoluogo Denpasar. Il parco fu chiuso nel 1995 per bancarotta dopo soli quattro anni di attività e da allora è rimasto abbandonato.

Uccello in gabbia. Dopo l'abbandono, per esprimere identità altrimenti inespresse, per affiggere il proprio marchio, rivendicando, attraverso la proprietà del graffito, anche un simbolico e informale possesso dell'oggetto graffitato, per sconfiggere l'horror vacui, il cemento, la lamiera, ogni superficie disponibile, si popola di scritte, disegni. La foresta accoglie nuovi inquilini, fantastiche creature o messaggi misteriosi.

La foresta si è ripresa tutto. Dopo soli 15 anni di incuria, il portale d'ingresso per salire allo scivolo d'acqua assomiglia alle vestigia di qualche civiltà amazzonica scomparsa da migliaia di anni. La struttura di metallo l'hanno rubata, pezzo per pezzo. Rimane solo questo, una soglia priva di un dentro e di un fuori, che si affaccia su altra vegetazione.

Made sta cercando invano lavoro da un mese. Tutti i giorni cammina su e giù lungo la spiaggia di Sanur, domandando alla gente. Le notti, che sono lunghe e solitarie, le passa qui, nella vecchia biglietteria del parco Taman. Se vedo qualche serpente, mi dice, mi sposto di là, che è un po' più sicuro. Non hai paura di stare qui da solo? Gli chiedo io. E con chi dovrei starci? Non ho una moglie e non ho figli. I tuoi genitori? Sono morti. Hai fratelli? Due, ma sono morti in un incidente. Avevo uno zio, ma é morto anche lui un mese fa. Per questo sono venuto a Denpasar. Non ho più nessuno, devo badare a me stesso da me.

Made si è trasferito qui da un mese, cerca lavoro. Dal suo paese natale, sotto il monte Agung, il vulcano che mesi fa ha spaventato il mondo, gli stranieri se ne sono andati tutti. È partito anche il suo datore di lavoro italiano, per il quale Made faceva il giardiniere, lasciandolo disoccupato. Quando lo incontro, Made butta il cartoccio di nasi goreng che stava mangiando nella boscaglia e senza che glielo chieda mi accompagna in giro per il parco, raccontandomi la propria storia e quella di questo posto.